Luigi Pagano Art © All rights reserved

Ho sempre amato disegnare e dipingere.
Le mie opere sono di un realismo particolare che mi piace definire “soggettivo”.
Raffiguro preferibilmente volti cercando , oltre l’apparenza, di esprimere la mia realtà interiore, l’elaborazione personale della mia percezione visiva che, a volte, sembra coincidere oggettivamente con la realtà rappresentata, ma a una analisi più attenta rivela particolarità che vanno oltre il comune vedere “fotografico”.

Rappresento quasi sempre ritratti o esseri umani dall’espressione intensa, quasi deformata, a voler esprimere la vulnerabilità e la tragedia della condizione umana. Le opere si basano su realtà viste e vissute prese cosi come possono apparire a una macchina fotografica, ma trasformate attraverso una tecnica particolare e personale (sono autodidatta) da rendere i dettagli molto complessi e coloristicamente contrastanti con l’intenzione di creare una sensazione di drammaticità per provocare in chi osserva particolari emozioni visive senza però cadere nella banalità o nella retorica.

PROCESSO ARTISTICO

Catturo le mie immagini interiori attraverso schizzi veloci che concretizzo successivamente in lavori più elaborati o che ricreo attraverso fotografie che userò poi per realizzare l’opera definitiva.
Lavoro su diversi progetti contemporaneamente. Alcune opere sono completate in un breve periodo, altre richiedono molto più tempo, sia per la tecnica adottata che per il grado di soddisfazione che ne ricavo e che deve essere in ogni caso molto alto.

TECNICA
Continuo la sperimentazione di nuovi materiali e tecniche diverse, come una parte essenziale del mio approccio artistico. La scelta della tecnica utilizzata può talvolta essere modificata durante la fase iniziale di un nuovo progetto, ma la decisione è presa quasi sempre in anticipo. Oltre alla sperimentazione prediligo le due tecniche seguenti, che sono descritte in una breve panoramica.


Disegno

La maggior parte dei disegni sono fatti su carta bianca sia ruvida che liscia di buona consistenza oppure su fogli di MDF (pannello di fibra a media densità) opportunamente trattati. Utilizzo tutti i tipi di carboncino e grafite, matite ordinarie di ogni grado di durezza per differenziare verso lo scuro e vari tipi di gomme verso il chiaro. Con la pressione controllata, gli strati superiori possono essere sollevati e portati illusoriamente fuori dalla superficie del foglio, mentre gli strati sottostanti non verranno modificati. Una struttura ripetitiva (texture) viene creata disegnando delle linee un po ‘casuali e dei puntini modellando la superficie come una scultura attraverso cancellazioni e ripensamenti dettati non tanto da un’immagine esterna quanto dall’immagine esterna interiorizzata. Questo processo è ripetitivo fino a quando il risultato non soddisfa pienamente le mie aspettative senza considerare la quantità di tempo necessaria. Il lavoro procede , così, dal generale al particolare, dallo sfocato al definito e dalla sintesi al dettaglio minuzioso

Pittura a Olio
Dipingo a olio sia su tela che su MDF. Essendo autodidatta ho sviluppato una tecnica molto particolare ed elaborata che , visti i risultati, dovrebbe coincidere con quella accademica. Cerco di avere il dominio su forma e colori sfruttando al meglio le peculiarità del mezzo (i colori nella consistenza e trasparenza o i pennelli per dimensione e forma) per raggiungere i miei obbiettivi. La mia tecnica pittorica che deriva direttamente dal disegno si arricchisce del colore per determinare un significato più complesso cercando proprio nella complessità e nella massima differenziazione della superficie gli elementi del godimento estetico che dalla forma portano al significato. Questa procedura richiede ore di lavoro ma, come per il disegno non è il tempo che conta ma il risultato ottenuto.

 

SOGGETTI
Dipingo e disegno per lo più ritratti, visi non necessariamente belli ma sicuramente veri, dei volti che raccontano storie, dei volti che visualizzano intense emozioni vissute. E’ questo il mio concetto di bellezza: la bellezza intesa come rappresentazione del vero anche se questo appare “normale” o “brutto” secondo i canoni correnti di una società che valorizza al massimo l’apparenza. Si rendono così evidenti anime perdute, bellezze ferite, personalità fragili.

Ho sempre amato disegnare e dipingere.
Le mie opere sono di un realismo particolare che mi piace definire “soggettivo”.
Raffiguro preferibilmente volti cercando , oltre l’apparenza, di esprimere la mia realtà interiore, l’elaborazione personale della mia percezione visiva che, a volte, sembra coincidere oggettivamente con la realtà rappresentata, ma a una analisi più attenta rivela particolarità che vanno oltre il comune vedere “fotografico”.

Rappresento quasi sempre ritratti o esseri umani dall’espressione intensa, quasi deformata, a voler esprimere la vulnerabilità e la tragedia della condizione umana. Le opere si basano su realtà viste e vissute prese cosi come possono apparire a una macchina fotografica, ma trasformate attraverso una tecnica particolare e personale (sono autodidatta) da rendere i dettagli molto complessi e coloristicamente contrastanti con l’intenzione di creare una sensazione di drammaticità per provocare in chi osserva particolari emozioni visive senza però cadere nella banalità o nella retorica.

PROCESSO ARTISTICO

Catturo le mie immagini interiori attraverso schizzi veloci che concretizzo successivamente in lavori più elaborati o che ricreo attraverso fotografie che userò poi per realizzare l’opera definitiva.
Lavoro su diversi progetti contemporaneamente. Alcune opere sono completate in un breve periodo, altre richiedono molto più tempo, sia per la tecnica adottata che per il grado di soddisfazione che ne ricavo e che deve essere in ogni caso molto alto.

TECNICA
Continuo la sperimentazione di nuovi materiali e tecniche diverse, come una parte essenziale del mio approccio artistico. La scelta della tecnica utilizzata può talvolta essere modificata durante la fase iniziale di un nuovo progetto, ma la decisione è presa quasi sempre in anticipo. Oltre alla sperimentazione prediligo le due tecniche seguenti, che sono descritte in una breve panoramica.


Disegno

La maggior parte dei disegni sono fatti su carta bianca sia ruvida che liscia di buona consistenza oppure su fogli di MDF (pannello di fibra a media densità) opportunamente trattati. Utilizzo tutti i tipi di carboncino e grafite, matite ordinarie di ogni grado di durezza per differenziare verso lo scuro e vari tipi di gomme verso il chiaro. Con la pressione controllata, gli strati superiori possono essere sollevati e portati illusoriamente fuori dalla superficie del foglio, mentre gli strati sottostanti non verranno modificati. Una struttura ripetitiva (texture) viene creata disegnando delle linee un po ‘casuali e dei puntini modellando la superficie come una scultura attraverso cancellazioni e ripensamenti dettati non tanto da un’immagine esterna quanto dall’immagine esterna interiorizzata. Questo processo è ripetitivo fino a quando il risultato non soddisfa pienamente le mie aspettative senza considerare la quantità di tempo necessaria. Il lavoro procede , così, dal generale al particolare, dallo sfocato al definito e dalla sintesi al dettaglio minuzioso

 

Pittura a Olio
Dipingo a olio sia su tela che su MDF. Essendo autodidatta ho sviluppato una tecnica molto particolare ed elaborata che , visti i risultati, dovrebbe coincidere con quella accademica. Cerco di avere il dominio su forma e colori sfruttando al meglio le peculiarità del mezzo (i colori nella consistenza e trasparenza o i pennelli per dimensione e forma) per raggiungere i miei obbiettivi. La mia tecnica pittorica che deriva direttamente dal disegno si arricchisce del colore per determinare un significato più complesso cercando proprio nella complessità e nella massima differenziazione della superficie gli elementi del godimento estetico che dalla forma portano al significato. Questa procedura richiede ore di lavoro ma, come per il disegno non è il tempo che conta ma il risultato ottenuto.

SOGGETTI
Dipingo e disegno per lo più ritratti, visi non necessariamente belli ma sicuramente veri, dei volti che raccontano storie, dei volti che visualizzano intense emozioni vissute. E’ questo il mio concetto di bellezza: la bellezza intesa come rappresentazione del vero anche se questo appare “normale” o “brutto” secondo i canoni correnti di una società che valorizza al massimo l’apparenza. Si rendono così evidenti anime perdute, bellezze ferite, personalità fragili.